sei in: Note Critiche

Esposizione composta da una serie di opere eseguite da questo
giovane maestro dell’ultima generazione pittorica italiana intorno
alla scontro nato dall’incontro colore-sentimento nel mondo
dell’universo femminile.

La manifestazione presenta:

- Personalità
- Interesse tematico
- Coinvolgimento anche presso un pubblico non specializzato

Daniele Crippa - Direttore del Museo del Parco di Portofino (1998)


Ritratto a Testori - di Massimo Geloso - 1994 
   
 Roberto Testori

Un segno rude, intenso, un carboncino che si frantuma violento,
veloce su forme morbide.
Cos’altro di più morbido, di più conturbante di un nudo di donna
che si snoda e si avvinghia davanti ai nostri occhi.
Si può quasi sentire l’odore di queste pelli, di questi corpi,
ricoperti di colore.
Odore di sesso, sesso da consumare, corpi in attesa; quell’attesa
di per sé orgasmica.
Il fruitore si lascia coinvolgere in una dimensione voyeuristica
senza falsi pudori, perché attratto da un eros mai volgare.

Ciriaca Erre - 999
 

Ritratto a Testori - di Marilena Viola - 1999
   
 Domani presso Le Biciclette (Via Torti ang. Conca del naviglio)
cocktail di inaugurazione della tanto curiosa quanto interessante
collettiva “La Magliacalza”, a cura di Roberto Testori. Si tratta
dell’esposizione di 25 lavori realizzati dagli artisti
dell’Osservatorio Figurale: scommettiamo che resterete a bocca
aperta?

CityMilano martedì 12 novembre 2002
 

Ritratto a Testori - di Donato Toppeta - 2005
   
 Roberto Testori

Una plastica sensualità si evince dai nudi di Roberto Testori.
Compositivamente essenziali, essi si contraddistinguono anche per
l’equilibrato cromatismo e per l’atmosfera vagamente misteriosa da
cui il nudo emerge sinuosamente.

ARTECULTURA Luglio 2003
 
   
 Aleggia nelle opere di Roberto Testori un ricordo di
Transavanguardia, un recupero cioè di classicità scomposta
dall’occhio e dall’animo dell’artista contemporaneo, una visione
intimistica e soggettiva dell’Uomo moderno.

Giorgio Pilla – Dicembre 2005
 
   
 I Biototem, pregnanza segnica e cromatica, creature che vanno a
rappresentare una testimonianza di quanto corporeità e leggerezza
d’impianto visuale convivano nella pittura di Testori, di quanto una
ricerca attenta ai volumi e alle correlazioni tra disegno e colore
porti a risultati di assoluta eccellenza lasciando alla fantasia
dell’Artista la possibilità di sbrigliarsi e decollare.

Beppe Palomba 27 maggio 2006
 
   
 Intenso nella rappresentazione delle sue realtà Roberto Testori: è
carnale come la terra madre è generatrice, corposa, concreta e
potente. Nelle sue opere è palpabile la volontà di ricondurre tutto
all’essenza fisica e, poi, ineluttabilmente, di andare oltre la mera
rappresentazione del dato naturale attraverso una visione più
intimistica e introspettiva: il corpo, quello femminile scomposto e
re-interpretato, si fa punto di arrivo e di partenza, è inizio,
spazio, luogo di vita, ritratto di armonia e leggerezza.

Francesca Mazzarelli – Galleria Zero-Uno -
Barletta (BA) – Novembre 2006
 

Un tributo offerto da Roberto Testori e Sabrina Ravanelli alla
città di Milano e ai milanesi. Un invito a uscire dagli uffici,
dalle case per riappropriarsi degli spazi che la città offre e che
non chiedono altro che essere vissuti. Video, dipinti, fotografie
immortalano i luoghi storici di Milano, popolati da personaggi
intenti alla lettura o alla scrittura, rievocando le figure
distratte e solitarie di Hopper. In un lavoro a quattro mani,
Ravanelli, artista di origini trentine, ha reinterpretato i fondali
più caratteristici della città, mentre Testori ha completato le
opere inserendo nel paesaggio l'elemento umano.

Quotidiano Libero 21 Agosto 07